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Archive for 22 settembre 2011

Incontrandoci lunedì, abbiamo tracciato il  bilancio di quanto accaduto in questa estate. Ebbene alcuni di noi hanno perso il lavoro, altri sono stati espulsi e per i più la situazione di attesa di stipendi non è cambiata affatto. La giornata dello sciopero del 6 Settembre ci ha dimostrato che quando i lavoratori si organizzano e dimostrano la loro determinazione, i risultati arrivano. Come abbiamo già scritto, nella giornata del 6 settembre il Comune di Bari ha approvato una delibera di urgenza per un fuori bilancio pari a 1 milione e 600 mila euro per tentare di risollevare la situazione emergenziale vissuta da chi lavora nell’ambito dell’accoglienza dei minori immigrati. Si tratta di risultati parziali e limitati, assolutamente insufficienti rispetto alla situazione generale in cui continuano a versare i tanti lavoratori. Durante l’incontro di Giugno con gli amministratori comunali, si era chiesto di sbloccare in maniera massiva i finanziamenti, di rirtirare le gare di appalto che prevedono un ribasso sul costo del lavoro degli operatori, di pensare ad un sistema che controlli il corretto utilizzo dei fondi pubblici da parte delle imprese del terzo settore, anch’esse responsabili di questo meccanismo.
Abbiamo dato loro tempo sino alla fine del mese di agosto e, ai primi di settembre, è arrivata, nella giornata di sciopero, la firma della delibera, forse per scongiurare eventuali disturbi, dal momento che il corteo si chiudeva proprio sotto il Palazzo Comunale. Come abbiamo riferito all’assessore al Welfare Abaticchio nella stessa giornata dello sciopero, mentre lasciava il Comune: ” non è tamponando l’emergenza che si risolve la tremenda condizione di sfruttatamento che viviamo, e non è così che si rompe quel meccanismo che consente al Comune di tardare rispetto al trasferimento delle risorse finanziarie e alle aziende del sociale di continuare a sfruttare comodamente la mano d’opera”.

Pertanto, non ci fermiamo e continuiamo nella lotta. Continueremo ad unificare le vertenze dei lavoratori del sociale, quelle in corso e quelle che stanno per partire a seguito di questa infausta estate. Continueremo a sostenere le lotte che eplodono in altri settori, praticando quel meccanismo di solidarietà che solo può renderci uniti e più forti, convinti che ad una situazione di disastro generalizzato, la risposta debba essere altrattanto generalizzata e intersettoriale.

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